Da un’idea di Alberto Fuschi
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto sul canale Youtube e nei numeri digitali di fine 2018, Piper Spettacolo Italiano può finalmente, con il dovuto rispetto, dire la sua sul panorama cinematografico e televisivo del nostro paese. Già, è proprio da qui che il blog magazine di Alberto Fuschi baserà la sua informazione. Forse troppo di parte. O forse no. Con imparzialità e autocritica, Piper Spettacolo Italiano si schiererà sempre dalla parte delle nostre opere, dei nostri attori, dei nostri artisti, dei nostri registi, nel bene o nel male. Occorre sostenere a gran voce tutte le manifestazioni culturali provenienti dalla penisola. Il pubblico italiano sta abbandonando lentamente le sale. Gli incassi, seppur ancora dignitosi, scendono a dismisura ogni anno. Il red carpet della “Festa del Cinema di Roma” si sta trasformando in una passerella per politici. Gli incontri ravvicinati portano la bandiera di una manifestazione che si è fatta conoscere in tutto il mondo per le opere nazionali e mondiali. Nulla da invidiare a Cannes che regge a stento il confronto con Venezia. La Mostra del Cinema è invidiata da tutti, soltanto noi non riusciamo ad amarla abbastanza. Non dimentichiamoci di Taormina, di Sorrento, di Ischia, di Torino, del talentuoso BAFF di Busto Arsizio, del promettente RIFF di Sestri Levante e di altre centinaia di iniziative non pubblicizzate abbastanza. Non dimentichiamoci del teatro, scuola essenziale per ogni attore. I numeri, fortunatamente, allontanano il glorioso palcoscenico dalla catastrofica estinzione. E non dimentichiamoci, soprattutto, delle fiction. Le serie tv italiane sono il motore della nostra nazione, la specialità della casa, un marchio di fabbrica made in Italy. Che fine ha fatto il Roma Fiction Fest? Il trash sta risucchiando il buon gusto dello spettatore. L’unico momento di trasgressione era il cinepanettone, anch’esso passato di moda. Quando si parla di commedia natalizia il pensiero va ai fratelli Vanzina. Carlo è andato via troppo presto. Proprio loro misero in scena il film “Piper”, che raccontava le controversie del mondo dello spettacolo. Ed io, in punta di piedi, voglio ispirare liberamente tutto questo a quel nome che evoca inevitabilmente anche il noto locale di via Tagliamento a Roma. Luogo che ha ospitato gli artisti e i volti più celebri della spettacolo italiano. A via Veneto riecheggiano i nostri divi in bianco e nero circondati dai rifiuti di una Roma sempre più in decadimento. Sono convinto che un’altra Dolce Vita ci sarà, che fra un secolo gli attori italiani di oggi verranno ricordati con lo stesso affetto. Per questo Spettacolo Italiano proverà a difendere i colori, malgrado le critiche e il pessimismo che ci sta attanagliando da troppo tempo.
Alberto Fuschi

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