Una preghiera prima dell’alba storia vera del film

Una preghiera prima dell’alba, conosciuto anche come A Prayer Before Dawn, è un film del 2017 diretto da Jean-Stephane Sauvaire, tratto dal racconto “Billy Moore A Prayer Before Dawn: My Nightmare in Thailand’s Prisons”. La storia si incentra su Billy Moore giovane pugile di origini inglesi vissuto in Thailandia. Moore è stato un tossicodipendente che si guadagna da vivere con lo spaccio e gli incontri clandestini. Trova nello sport la via del riscatto, dopo diversi arresti per i reati da lui commessi. Una preghiera prima dell’alba storia vera ? Ecco a chi ispira e da cosa è tratto il film.
Una preghiera prima dell’alba storia vera, di cosa parla il film
Billy Moore è un pugile è cresciuto in povertà a Walton, quartiere di Liverpool. A causa della crisi si è lasciato travolgere da una vita fatta di criminalità e tossicodipendenza. La sua fedina penale inizia a sporcarsi già a 16 anni. Il film parla soprattutto dei suoi trascorsi nella prigione in Thailandia. Dopo un viaggio fatto in terra asiatica, Moore si è gettato nuovamente nel tunnel della droga.
Una preghiera prima dell’alba storia vera, Billy Moore chi è il pugile nella realtà
Una preghiera prima dell’alba è tratto da una storia vera, ma alcuni elementi del film/libro non corrispondono con la realtà. Il padre di Moore non andò mai a trovarlo nella prigione thailandese. Anche la storia del tentativo di suicidio in carcere è falsa e creata ad hoc per rappresentare al meglio il dolore di Moore. L’attore Joe Cole ha incontrato il vero Billy Moore e sono diventati anche amici. L’attore, per prepararsi al ruolo, si è allenato diversi mesi al Muay Thai. Moore è stato scarcerato in Thailandia, grazie a un permesso speciale dell’ambasciata britannica. Nel 2018 è tornato nuovamente in carcere in Regno Unito.
Una preghiera prima dell’alba storia vera di Fame, esiste davvero?
Un altro personaggio molto interessante di Una preghiera prima dell’alba è Fame, detenuto transgender, che avrà una relazione con Billy. Nel libro, da cui è tratto il film, non si parla di Fame, ma di un ladyboys. In realtà è frutto dell’immaginazione degli autori. Lo stupro, invece, è tutto vero. Moore vide episodi di questo genere all’interno del carcere asiatico.