Viola come il mare cos'è la sinestesia

E tu, di che colore sei? È uno dei motti della fiction “Viola come il mare” in onda ogni venerdì sera su Canale 5. Oggi parliamo della malattia di cui soffre il personaggio Viola Vitale interpretato da Francesca Chillemi. Si tratta della sinestesia, una sindrome realmente esistente che si rivelerà un valore aggiunto e una caratteristica fondamentale per risolvere i casi insieme a Francesco (Can Yaman). Perché il colore della persona che ha di fronte le racconta qual è il suo sentimento dominante in quel momento. In qualche modo abbiamo rivisto questo limite trasformarsi in un super potere anche in Blanca La Serie con il personaggio di Maria Chiara Giannetta che con la sua cecità riesce, a volte, ad avere impulsi e istinti superiori a chi possiede la vista. A seguire, alcuni esempi, il significato e i sintomi reali della sinestesia che abbiamo conosciuto in “Viola come il mare”.
Viola come il mare che malattia ha il personaggio interpretato da Francesca Chillemi
La sinestesia è un fenomeno che si verifica quando il soggetto percepisce una stimolazione di udito, olfatto, tatto e vista in due eventi sensoriali ben distinti. Ad esempio, quando l’individuo affetto da questa patologia percepisce un suono, avrà poi una reazione anche in un altro senso come la vista. È in realtà un fenomeno percettivo, non cognitivo e soprattutto involontario.
Tra gli esempi noti ci sono Olivier Messianen o il pittore Vasilij Kandinskij che riusciva a sentire la voce dei colori come dei suoni. Il compositore russo Aleksandr Nikolaevic Skrijabin captava gli effetti psicologici del pubblico durante l’emissione dei suoni e associava tutto questo a un colore ben definito. Ma come abbiamo visto nella serie con Viola, tutto ciò potrebbe non essere così piacevole o vantaggioso.
Il 4% della popolazione che soffre di questo fenomeno presenta a volte patologie correlate come l’allochiria (difficoltà nel comprendere quale sia la mano dx o sx), scarso senso dell’orientamento, dislessia e nel peggiore dei casi l’autismo. L’esperienza della sinestesia, inoltre, potrebbe presentarsi come effetto artificiale mediante uso di sostanze allucinogene o stupefacenti.
Blog di Alberto Fuschi
Giornalista iscritto presso l'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Blog Magazine: Piper Spettacolo Italiano