Pinguini Tattici Nucleari Ricordi testo e significato

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Dopo il grandissimo successo con i tour estivi e il Doppio Platino a “Giovani Wannabe”, la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari si chiama “Ricordi” in uscita il 23 settembre 2022. Riccardo Zanotti, frontman della band, ha spiegato che il nuovo pezzo non è esattamente una semplice canzone d’amore, ma in realtà è un racconto di sofferenza e speranza. Nella canzone, infatti, una coppia rivive i suoi momenti migliori a causa di una malattia neurologica che ha colpito uno dei due partner. Qualche ricordo è sfocato, ma con piccoli gesti quotidiani riescono a tornare nella mente facendo sorridere ed emozionare. A seguire, il testo di Ricordi e il video della canzone

Ricordi nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari

Almeno fino a domattina ti prometto che sarò la faccia di cui hai più bisogno. L’amico di scuola che ti ruba le biglie, un amante impossibile taciuto in un sogno, meglio bruciare che spegnersi lentamente, l’ha detto chi non deve illuminare gli altri. Ma io ho paura sempre di rimanere al buio, mentire alla tua mente, mentre provo a salvarti, meglio non dire niente aspettando il mattino, sorrido se penso al nome che tu mi darai domani, per insegnarti ancora il segno della croce così avrò ancora una scusa per toccare quelle mani. Ritornello: Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi, sei grande ma ti chiamo ancora Baby.

Ho gli occhi rossi ma non te ne accorgi, ti guardo mentre dormi, ma solo ieri c’eri, nei giorni neri, quelli che piove troppo forte per stare in piedi. E sfottevamo anche la morte volando leggeri, mi hai chiesto dimmi cosa temi, che cosa credi, la mia risposta sei tu. Ti stupirà ma non sono più geloso del passato in cui non c’ero. Anzi mi manca di più, perché seguivo la topografia dell’io da solo. L’astronomia noi due me l’hai insegnata tu, ora di mangi da dentro, dicono un pianeta spento, una briciola al vento, un buco nero e un occhio blu.

Sono poco più di un ninja tra tutte queste persone, nella mia testa c’ho quel tabù, perdo se dico il tuo nome, Ritornello. Sbadiglio e prendo la boccetta di Aducanomab e penso che pure stanotte presto finirà, io ti terrò la mano e tu tienimi l’anima e pure se non sai chi sono non lasciarla mai, Ritornello.


Blog di Alberto Fuschi

Giornalista iscritto presso l'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Blog Magazine: Piper Spettacolo Italiano

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