L’elemento che caratterizza la pellicola è senza il dubbio la lingua, il protolatino. Una scelta azzeccata e originale. Forse un pò pesante per chi vuole apprendere passo per passo la comunicazione degli interpreti. Il Primo Re è sicuramente un capolavoro interamente italiano, seppur in concomitanza con il Belgio. Da sottolineare, però, l’esclusiva creazione dei costumi, dei trucchi, dei combattimenti e degli effetti speciali a cura della troupe italiana. Alle location si aggiungono Nettuno, Manziana e Viterbo. Rovere è uno specialista degli effetti speciali. Non possiamo non dimenticare un’altra opera degna di nota “Veloce come il Vento”, vincitrice di 15 premi. Tale strada può essere facilmente ripercorsa anche dall’ultima fatica del giovane regista romano. Il cinema italiano si arricchisce con un nuovo genere tutto da scoprire. Un passo in avanti che attende la massiccia risposta da parte del nostro pubblico.